E non era neanche finita, per la Lazio, malgrado tutto: fosse riuscita nel finale a battere un Siena tutto raggomitolato nella sua area, ancora saremmo lì al terzo posto, sia pure con Napoli e Udinese, ma avendo staccato inesorabilmente l'Inter strabattuta a Parma.
Ma la Lazio ha ormai le pile completamente scariche, sicché già è tanto che almeno abbia riacciuffato il pari in questa partita che si era messa malissimo dopo il gran gol di testa di Destro al 25'.
Solita Lazio ormai agonizzante, ridotta all'ossigeno: al primo tentativo del Siena era crollata, poi Biava e Ledesma si arrangiavano con dei fallacci per fermare Destro, si sono fatti ammonire, ed essendo diffidati lasceranno la squadra sempre più orfana per la trasferta di Bergamo. Due grandi parate di Pegolo hanno impedito a Rocchi di segnare, poi Candreva si è visto respingere il tapin sulla linea di porta.La fortuna proprio non ci assiste.
Meno male che nella ripresa il Siena si è tirato indietro alla difesa di quel gol di vantaggio, e la Lazio ha avuto più di un'occasione per passare con Kozak subentrato a Rocchi infortunatosi pure lui, finché al quarto d'ora Bolzoni ha stesso Candreva, e l'arbitro Celi ha decretato il rigore che Ledesma ha realizzato.
Restava mezz'ora alla Lazio per compiere il miracolo di riportarsi al terzo posto, ma prima Stefano Mauri e poi ancora Kozak hanno mancato due favorevoli occasioni tirando fuori, Libor tra l'altro cogliendo l'incrocio esterno dei pali.
Niente da fare. Diciamo addio a un terzo posto padroneggiato per quasi tutto un campionato. Rimane ancora qualche spicciolo di speranza, ma almeno cerchiamo di condurre in porto la possibilità di entrare nell'Europa League, classificandoci fra le prime sei squadre italiane. Di più non possiamo pretendere da una Lazio ridotta al lumicino.
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