Edy Reja ha fatto i bagagli ed ha lasciato il suo piccolo regno di Formello, in punta di piedi, da gran signore qual è. Nessuno lo ha messo alla porta, ma non ha visto attorno a sé l'atmosfera giusta, ed ha facilitato il compito al suo presidente e a Igli Tare.
Era scritto. Reja ha salvato la Lazio due anni fa, l'ha portata al quinto posto l'anno scorso e al quarto quest'anno, il suo dovere l'ha fatto in abbondanza, qualche delusione parziale era inevitabile. Ora, al suo posto, aspettiamo un allenatore più grande di lui, e non sarà facile. Tutto fa pensare che il suo successore sia l'ex biancoceleste Di Matteo, neanche lui grande costruttore di gioco ma sicuramente anche lui un grandissimo animatore, capace di risollevare il Chelsea dal suo tracollo e di portarlo fino alla finalissima della Champions League.
Di Matteo non ha ancora deciso se venire alla Lazio, ma certamente ci sta pensando. Dicono che abbia già consigliato l'acquisto di un centravanti "tozzo" come il turco Yilmaz, uno che ha fatto 32 gol in 30 partite quest'anno nel Trabzonspor. Di Matteo vuole una squadra forte fisicamente e forte nell'animo. Da questo tipo di giocatori sa trarre il meglio. Se davvero decidesse di riprendere la via di Roma, la Lazio passerebbe dalle generose mani di Reja a quelle ruvide e concrete di Roberto Di Matteo e tenterebbe davvero di realizzare il grande sogno della Champions League.
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