Le otto e mezza di sera. Tutto pronto: la bottiglia di Coca Cola, le luci basse in soggiorno, il telefono virtualmente diffidato dal suonare. C'è il Milan, stasera. Figli e marito sono già schierati nelle previste posizioni sui divani. E io, me ne sto qui in un angolo, a guardare con una letizia un po' ebete la partita.
Non capisco un accidente di calcio. Stento a distinguere l'arbitro dal guardalinee. A volte nei primi minuti fatico persino a capire qual è, il Milan, a causa della fastidiosa abitudine delle squadre di usare talora magliette diverse da quella consueta. Però mi piace quando in tv c'è la partita, e soprattutto se è roba importante, un derby o Coppa dei Campioni.
(da un articolo di Marina Corradi)
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