Mi piace l'atmosfera elettrica del calcio in Tv, e il silenzio teso e gli sguardi intenti dei figli, e i boati di disappunto, se qualcosa non va come deve. Mi godo l'aria, più che il gioco. Mi piace osservare le facce tese dei calciatori, nei primi piani. Nelle grandi partite, nel culmine dello sforzo assumono espressioni da gladiatori al Circo Massimo, o da condottieri.
Gattuso, per esempio, non è un Achille davanti alle mura di Troia? E quel Puyol, il capitano del Barcellona, che faccia da leone aveva l'altra sera. "Mi pare un crociato contro gli infedeli" dico dal mio angolo.
"Mamma, per favore, taci" esorta il figlio più milanista, maledettamente nervoso e non disposto a tollerare i miei voli pindarici. Proprio adesso, poi, che il Milan ha già segnato, e siamo uno a zero. Obbedisco, e me ne vado a fare un caffè.
(da un articolo di Marina Corradi)
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