In realtà, la Lazio è un frullatore dove vengono tritati cento nomi di allenatori. Inutile elencarli tutti. Reja ha lasciato il deserto dietro di sè. L'ultima ondata viene dal Brasile, e parla di Carlos Dunga, ricca esperienza internazionale, ex tecnico del Brasile, per la Lazio sarebbe garanzia di bel gioco e di fantasia.
E, dopo Ederson e Breno, arriverebbe dal Brasile anche il rinforzo per l'attacco: si parla con sempre maggiore insistenza di Nilmar del Villarreal, un vecchio sogno biancoceleste che torna di moda, perché il prezzo di Nilmar, dopo la retrocessione del Villarreal, sarebbe sceso da 12 milioni a 8 milioni di euro, facilitando il compito della Lazio, che di brasiliani in casa ha giù Dias, Hernanes e Matuzalem.
Non c'è molta chiarezza, in questo momento, a Formello. Se prima non si risolve la questione dell'allenatore, non si potrà neanche definire veramente la campagna acquisti. Di sicuro ci sarà il ritorno di Maurito Zarate, che l'Inter non riscatterà certamente all'enorme cifra di 15 milioni, una quotazione che Zarate invece potrebbe benissimo rinverdire in biancoceleste dato che non ci sarà più Reja a condizionarne l'impiego tattico e gli verrebbe lasciata libera fantasia, specialmente se dovesse venire un tecnico come Dunga.
Tra gli acquisti papabili ci sono sempre Ederson, Breno, Yilmaz, Cassani e Balzaretti, e forse anche lo juventino Krasic: ma tutto ciò presuppone un profondo rinnovamento che può essere definito soltanto quando verrà fuori in modo definitivo il nome del tecnico. Tare ha fatto capire che la soluzione non è lontanissima, rimandandoci a metà della prossima settimana. Dobbiamo quindi aspettare ancora almeno cinque giorni per sapere tutta la verità.
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