Lazio generosa e forte nell'animo: passata in svantaggio su un rigore realizzato da Milito per un fallo di Ledesma ai limiti dell'area di rigore, nella ripresa si è rovescita nell'area interista, ha prima pareggiato con Kozak, poi è passata in vantaggio con Candreva dopo una grande azione di Lulic, e infine, dopo essersi salvata grazie a un palo colpito da Pazzini, è straripata al 91' con un terzo gol di Mauri.
Peccato che il terzo posto ci sia sfuggito per il successo dell'Udinese a Catania, dove peraltro i padroni di casa avrebbero potuto riagguantare almeno il pareggio se Gomez non avesse sbagliato un calcio di rigore: chissà come si sarebbero poi messe le cose. Ma la Lazio non ha perso la Champions in questo finale di campionato, l'ha semplicemente gettata al vento nei tre incontri con Lecce, Novara e Siena, che avrebbero dovuto fruttarci magari nove punti e invece ne abbiamo ottenuti appena due.
Rimpianto, dunque, ma attenuato da un bel quarto posto conquistato nonostante tutto: un quarto posto che ci dà pieno diritto all'Europa League senza preliminari sfibranti già dal mese di luglio. Potremo dunque impostare con calma la nuova stagione, speriamo anche con l'acquisto di quei tre o quattro giocatori che potrebbero proiettarci dal quarto al terzo posto, garantendoci finalmente la Grande Europa come tutto sommato avremmo meritato già da quest'anno.
La squadra di Reja ha dunque chiuso il campionato in bellezza, col successo di Bergamo e con questa scintillante vittoria sull'Inter, garantitaci dal bel gioco di un centrocampo assai valido, con i tre eccellenti primi attori che si chiamano Lulic, Candreva e Mauri, ed anche con un Kozak che si è rivelato la nostra arma vincente per schiavardare la difesa nerazzurra.
Ed ora, arrivederci ad agosto, con tante speranze nuove e solo una piccola delusione che abbiamo avuto almeno la soddisfazione di poter assorbire senza troppo rammarico, convinti che la squadra c'è e non potrà che crescere.
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