Europa o non Europa, Mauri o non Mauri, penalizzazione o no, la Lazio ricomincia da zero quasi certamente nelle mani di Wladimir Petkovic, anni 48, croato di passaporto svizzero, allenatore che ha salvato il Sion dalla retrocessione.
Lulic lo conosce, lo ha avuto come allenatore in passato, e lo conosce Andrea Conti, che pure è stato suo alunno nel Bellinzona: lo descrivono come un tipo severo alla Capello, si sa far rispettare in campo, ma nello stesso tempo è uno che ama il gioco di attacco alla Zeman. Difetto: come Zeman e Capello, ride molto poco.
Ma è quello che ci vuole, alla Lazio, per ricominciare senza guardare in faccia nessuno, scontando quel che ci sarà da scontare, e magari rinunciando al capitano Stefano Mauri: tanto, al suo posto, c'è Hernanes che resta, e arriva anche Ederson, e Lotito si sta convincendo di portare a Roma anche il genietto El Kaddouri dal Brescia al quale ha offerto 5 milioni.
Ma che sentenza arriverà, da Cremona? Dodici punti per due partite semplicemente indiziate possono essere troppi. Con dodici punti in meno la Lazio sarebbe costretta a rinunciare all'Europa, mentre con soli sei punti di penalizzazione potrebbe anche salvare il posto in Europa League.
In ogni caso la Lazio avrà i suoi rinforzi promessi da Lotito: Ederson, Breno, e quasi certamente anche Yilmaz, Cassani, Balzaretti e El Kaddouri. Con Petkovic, un duro, si può ripartire con buone intenzioni per la prossima stagione, ricominciando praticamente da zero. E grazie a Lulic, che ha fatto conoscere alla Lazio questo bravo allenatore, facendoci ancora una volta un grande regalo.
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