mercoledì 16 maggio 2012

I diritti dell'infanzia

Perché prendersela tanto con il controllore che ha fatto scendere dal pullman la bambina con biglietto irregolare? Per far rispettare la regola che vuole che non si viaggi a sbafo, è andato contro una legge, mi scusino i giuristi, superiore: quella che obbliga tutti noi, senza eccezione, a intervenire a protezione e soccorso di ogni bambino che si trovi in situazione di pericolo, attuale o potenziale. 
Non possiamo pretendere che il controllore conosca gli obblighi che ci derivano dalla Convenione dell'Onu sui diritti dell'infanzia, divenuta legge dello Stato italiano, ma dovremmo invece contare sulla sua sensibilità di genitore, di figlio, o - come ultima spiaggia - su quel minimo di buon senso che l'esperienza dovrebbe aver fatto maturare anche nel più refrattario dei burocrati.
Il buon senso, prima ancora che la conoscenza della legge, avrebbe suggerito al controllore di aspettare di arrivare a M., fare una ramanzina ai genitori per il biglietto scaduto o, se proprio necessario, elevare loro una multa.
(da un articolo di Fulvio Scaparro)

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