Honda e Nilmar non sono arrivati. Honda perché i dirigenti del CSKA sono stati esosi e non hanno accettato l'offerta di Lotito, la più alta di tutto il mercato di gennaio. Tredici milioni in tre rate più la cessione di Carrizo non erano affatto pochi per un giocatore che oltretutto deve essere ricostruito fisicamente.
Anche Nilmar non è venuto solo perchè sono mancati i tempi per chiudere il trasferimento. Sia per Honda che per Nilmar se ne riparlerà a giugno, e ora la Lazio, con il solo grande Klose, cercherà di arrivare lo stesso al traguardo di qualche successo importante, accesso alla Champions e possibile conquista del'Europa League.
Possiamo farcela: Klose è forte, Rocchi si sta dimostrando molto più utile di Cisse per il nostro gioco, ha l'umiltà e l'adattabilità dei grandi.
La squadra, contro il Milan, anche per il capolavoro tattico di Reja che ha rispolverato una magnifica edizione del 4-5-1 che con Eriksson ci portò alla conquista della Coppa delle Coppe e della Supercoppa Continentale, ha tirato fuori una partita che ha meravigliato tutto lo scenario calcistico italiano. E mancava Klose.
Il nostro poco amato allenatore ha dimostrato di avere intelligenza e classe, i suoi risultati non si discutono, da quando Reja è alla Lazio la squadra, senza mezzi tecnici eccezionali ( è all'incirca la stessa che con Ballardini stava precipitando in B) ha costantemente tenuto un ritmo da grande, alle spalle soltanto di Milan, Juventus e Udinese, davanti a squadroni come l'Inter, il Napoli e la Roma. Scusate se è poco. E possiamo anche migliorare.
Il nostro emblema è Lulic. Un giocatore modesto, umile, vigoroso e pronto a dare tutto. E' lui l'animatore di questo 4-5-1 con le sue sgroppate che lo trasformano da mediano ad ala con risultati travolgenti. Con giocatori come lui la Lazio sta facendo meglio di un'Inter coi suoi Schnejider e i suoi Milito. Vedremo come andrà a finire. Speriamo fin da domani sul terreno del Genoa.
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