Ornella era esperta, e prendeva le necessarie precauzioni, pur essendo piena di fuoco e di slanci amorosi. Non voleva restare incinta, non voleva assolutamente legami, voleva poter staccarsi quando voleva senza assumere nessun obbligo.
Per un'altra donna, sposarsi con Damiano sarebbe stato magari un sogno ed anche un'ambizione sociale, perché l'uomo era ormai ricco e apprezzato da tutti. Ma per Ornella non era così: aveva conosciuto più di un adulto senza badare neanche se fosse libero o meno, tanto per lei fare l'amore era stato sempre un atto spontaneo e mai calcolato. Anche sua madre era stata sempre libera, ed aveva cresciuto sua figlia con quella mentalità: era stata una ragazza madre, e ad Ornella l'unica raccomandazione che aveva fatto era quella di saper mantenere la libertà e l'indipendenza da qualunque uomo.
La madre di Ornella era stata per tantissimi anni la donna più bella di tutto il paese. Era stata prescelta come modella da un pittore straniero, e lo scandalo era quello di aver ispirato un bellissimo quadro della Madonna, che da almeno mezzo secolo era sistemato dietro l'altare maggiore della parrocchia e nessuno aveva avuto da ridire, tanto bella era quella Vergine che allattava il bambino Gesù al suo seno candido e prosperoso. Nessun parroco aveva osato protestare, neanche quel brontolone di don Egidio. Forte di quella bellezza di cui era degna erede, Ornella andava sicura per la sua strada.
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