Arrivederci. Ci avevo provato e non mi era riuscito. Mi ostinavo a far tutto da solo, ignorando che era assolutamente necessaria una buona spinta iniziale da parte di qualche potente.
Avevo già effettuato qualche cronaca di calcio minore anche col Messaggero. Anzi, la cronaca di una partita di quarta serie, Astrea-Bastia, una volta consegnata, mi era stata affidata per una stesura più ampia per l'edizione umbra, cosa che io avevo fatto lì sui due piedi, facendo rimanere ammirato il redattore che aveva detto agli altri collaboratori: -Guardate: Jadicicco ha già terminato il secondo articolo, e voi siete ancora alle prese con il primo -
Un redattore un po' pietoso, Domenico Gentili, per consolazione mi aveva affidato la cronaca di una partita di baseball di serie A, ed io l'avevo effettuata arrampicandomi sugli specchi, perché di baseball non sapevo praticamente nulla. Perciò decisi di non pensarci più, e di puntare esclusivamente al Corriere delllo Sport, come in effetti feci.
Due anni dopo, quando il Corriere mi mandò ad Abbadia San Salvatore a seguire il precampionato della Roma, vi trovai Rizieri Grandi, inviato del Messaggero. Il baffuto e simpatico Rizieri, appena mi vide, mi chiese argutamente scusa per avermi portato in giro con quella famosa cronaca di Lazio-Atalanta, ma io, sinceramente, neanche me ne ricordavo più.
Anzi, per l'occasione, diventammo anche amici. E stavolta non gettò neanche la colpa su Gianni Melidoni, redattore dello sport minore, come aveva fatto in precedenza sempre per prendermi simpaticamente in giro. Melidoni, altro giovane, gli dava evidentemente fastidio, destinato com'era a fare una brillante carriera e a diventare nientemeno che direttore responsabile del Messaggero.
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