Pur nella deludente partita con il Vaslui, la Lazio ha potuto trovare i suoi motivi di consolazione soprattutto nel comportamento di due uomini di rincalzo: Lulic e Sculli. Il bosniaco ha potuto riprendere il suo ruolo originario di terzino sinistro, e lo ha fatto con una certa efficacia. Buon colpitore di testa, dotato di senso dell'anticipo e di continuità nella corsa veloce, si è integrato a meraviglia con un altro recente innesto, Sculli, sulla corsia di sinistra, dandosi una mano reciproca e facendo dimenticare le pesanti assenze di Radu e Mauri.
Queste assenze, purtroppo, sono destinate a perdurare ancora, per cui si può capire la soddisfazione con cui Reja ha accolto le belle e promettenti prove di Lulic e di Sculli, autore fra l'altro del perentorio colpo di testa del miracoloso pareggio in inferiorità numerica. Se aggiungiamo che sul lato sinistro si muove anche quel fulmine di guerra che è Djibril Cissé, nuovo idolo della tifoseria biancoceleste, si può benissimo affermare che la Lazio è potente e prepotente proprio nei settori della sinistra, un'arma in più per schiavardare i risultati anche quando sono compromessi.
Contro il Genoa, dunque, tutto in ordine, con il rientro di Konko e Klose dal primo minuto, e solo con qualche dubbio riguardante la mediana, dove forse Reja concederà un turno di riposo, ben meritato, a Ledesma, puntando sul duo Brocchi-Matuzalem, mentre stavolta si aspetta una gran prova di Hernanes finora rimasto un po' nell'ombra.
Chiusa la campagna abbonamenti a quota 19.700, la Lazio anche qui ha fatto un altro piccolo passo in avanti verso il recupero pieno di quella lazialità che da qualche stagione lascia a desiderare. Ma bisogna pur decidersi a dare pieno sostegno a questa società che, zitta zitta, ha ripresa la sua strada verso le vette del calcio italiano.
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