giovedì 15 settembre 2011

Senad Lulic è il nuovo Kolarov ?

La vera novità di questo Lazio-Vaslui - ore 19, Stadio Olimpico, Europa League, primo volo dell'aquila Olimpia - è il giovane terzino bosniaco Senad Lulic, destinato a raccogliere nella Lazio l'eredità di Alexandar Kolarov, di cui proprio ieri sera abbiamo ammirato la grande prodezza del gol che ha riagguantato il Napoli, con un calcio di punizione semplicemente sbalorditivo.
Se ricordiamo che per anni e anni una vera bandiera della Lazio è stato un altro serbo, Sinisa Mihajlovic, dobbiamo ritenere che non c'è due senza tre, e che anche Senad Lulic avrà una grande carriera nella prima squadra di Roma.
Lulic ci era stato presentato come una vera rivelazione, terzino di stampo offensivo come Kolarov, ma anche centrocampista e regista di manovra offensiva, come lo stesso Kolarov ed anche come Sinisa, vero animatore del gioco biancoceleste per lunghi annni, con le sue punizioni, i suoi calci d'angolo, i suoi lunghissimi e perfetti lanci all'attacco. E tutti con quel fisico di ferro che contraddistingue la gente slava. Tare non poteva essersi sbagliato, nell'insistere sull'acquisto di Lulic: tutt'al più qualche perplessità poteva presentarsi nella scelta precisa del ruolo.
Reja stava per farne un centrocampista avanzato di destra, ma in realtà stava studiando Lulic e ora lo ha riportato al ruolo iniziale di terzino sinistro alla Kolarov, avendo capito che sul ragazzo si poteva davvero contare e che bisognava dargli il necessario periodo di ambientamento. Non era andato bene da terzino sinistro nelle primissime uscite ad Auronzo, ma da qui a dire che fosse un fallimento in quel ruolo ci voleva solo malafede o precipitazione nei giudizi.
La verità viene sempre fuori alla distanza. Ora sono passate settimane preziose, e Lulic ha compiuto passi avanti. Contiamo di vederlo brillare stasera contro i temibili rumeni del Vaslui, e poi in un'altra lunga serie di occasioni importanti. Mai detto che uno slavo non possa brillare e convincere, in una Lazio che quei giocatori lì sa accoglierli e apprezzarli per quanto valgono, cioè tantissimo.

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