Dopo i risultati negativi degli ultimi tre incontri amichevoli, alla Lazio si stanno facendo largo alcune verità, tutto sommato assai utili: rilancio di due attaccanti di razza come Zarate e Floccari; necessità assoluta di un centrocampista esterno avanzato (Parolo), taglio di almeno 7 degli attuali 33 giocatori a disposizione. Quanto alla tattica da seguire, sembra possibile un ritorno al 4-2-3-1, che implicherebbe l'utilizzazione di Cissé come unica punta e l'impiego di Klose in posizione leggermente più arretrata.
Quanto al taglio, dopo aver salvato Zarate e Floccari s'impone il sacrificio di Kozak (in prestito) oltreché di Makinwa; di Foggia, Bresciano e Del Nero tra i centrocampisti, e di Zauri e Garrido tra i difensori, oltre al rientrante Carrizo fra i portieri.
Resterebbero in organico Marchetti, Bizzarri e Berardi; Biava, Dias, Konko, Stankevicius, Radu, Lulic, Diakité, Stendardo e Scaloni; Ledesma, Brocchi, Cana, Hernanes, Matuzalem, Gonzalez, Mauri e Sculli; Klose, Cissé, Zarate, Rocchi e Floccari, più alcuni giovani tipo Cavanda, Ceccarelli e altri.
Sta arrivando l'ora delle grandi decisioni: deve arrivare un rinforzo a centrocampo che ormai va identificato nel cesenate Parolo in cambio probabile di Foggia.
Si riparte da zero: la serie di dure amichevoli è servita solo sul piano fisico, a rodare pesantemente la squadra, e non sul piano tattico e del gioco, che sono ora il terreno di lavoro di Reja da qui all'avvio dell'Europa League, cioé al 20 agosto: due settimane scarse d'intenso lavoro di costruzione. Se non altro, tutto il pesante impegno sostenuto finora, è servito a darsi una grossa schiarita nelle idee.
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