Vendere Zarate, per la Lazio, è divenuta una necessità. E, ai cancelli di Formello, subito si è formata una lunga fila. - Portare venti milioni e vedere cammello argentino - sta lì a ricordare Lotito.
Lotito ha sempre amato Zarate: e chi non l 'ha amato? Ma necessità vuole che il piccolo fantasista innamorato del pallone (anche lui dieci euro? No, un po' di più!) debba andare altrove a trovarsi la piazza giusta, dove possa compiere le sue prodezze senza pesare troppo sul gioco della squadra.
Per Maurito ci vuole una squadra che di campioni ne abbia tanti e uno di più non fa male, e certo l'Inter sarebbe l'ideale per lui. L'Inter potrebbe anche darci quel terzino sinistro che cerchiamo da qualche parte, e Santon sarebbe l'uomo giusto.
Ma a questo punto sorge un altro interogativo: perchè la Lazio dovrebbe rafforzare un avversario temibile come l'Inter? O come la Fiorentina, altra squadra che vorrebbe tanto metter le mani su Maurito? Giustamente Claudio Lotito, a questo punto, vende Zarate solo in cambio di valuta straniera, sterline per la precisione: oltre all'Arsenal, in Inghilterra stimano Zarate altre grandi formazioni come il Tottenham o il Manchester, United o City non importa. Se Zarate deve andare a rafforzare una di queste squadre, tutto bene, può giocare un campionato che non ci riguarda o una Champions Laegue dalla quale siamo rimasti fuori per pura sfortuna.
Mancano dieci giorni alla chiusura del grande mercato. E Lotito ormai aspetta soltanto sterline, almeno diciotto milioni.
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