Mario Sconcerti dice che, fra le grandi, la Lazio è la squadra più completa. Non è vero, perchè ci mancano almeno un difensore centrale e un centrocampista di sinistra. Però, se andiamo a vedere il tipo di turn over che Reja si appresta ad effettuare giovedì prossimo a Skopie, partita di ritorno per l'Europa League, ci accorgiamo della grande abbondanza di giocatori che la Lazio ha a sua disposizione, pur tenendo fuori uomini come Zarate, Floccari, Foggia e compagni per non comprometterne le loro possibilità di vendita verso squadre che hanno i piedi in Europa.
Con Klose e Brocchi acciaccati, ecco subito l'occasione per due uomini molto attesi: Kozak e Cana, pedine assai valide per l'attacco e la mediana. Per dare un po' di respiro al lottatore Cissé, largo ancora a Rocchi, che attraversa uno stato di forma sensazionale ed è sempre un uomo da panorama europeo non solo per il suo senso del gol, ma anche per l'intelligenza con cui copre il campo (già l'anno scorso abbiamo proposto per lui un ruolo di suggeritore: e se fosse lui il centrocampista offensivo che la Lazio cerca?).
Peccato che Tata Gonzalez sia appena al rientro dai trionfi sudamericani, altrimenti quella di Skopje sarebbe stata proprio la partita adatta a lui per dimostrare che c'è e che la Lazio ha un'altra pedina importante su cui contare (sta a vedere che Sconcerti ha proprio ragione?).
Infine, Konko, Stankevicius e Sculli ancora indisponibili, potremmo vedere in campo forse due giovani di valore, Cavanda e Ceccarelli: però Reja coi giovani ci va con molta prudenza, preferendo quello che argutamente è stato definito "l'usato sicuro", cioè anziani dall'ottimo rendimento come Klose, Cissé, Dias, Biava, Brocchi, che della Lazio sono davvero le colonne.
Comunque, a Skopje andiamo sul sicuro. Possiamo anche perdere senza far drammi, ma sono sicuro invece che vedremo ancora una Lazio dal bel gioco, malgrado il vistoso turn over.
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