Alissa divenne una grande amica di Pinocchio: la bella sirenetta non sapeva stare senza il suo burattino che la faceva tanto ridere.
- Noi siamo così diversi - diceva Alissa al suo nuovo amico. - Tu hai due gambe e io una pinna caudata, tu sei di legno e io sono di carne, tu hai un lungo naso e io solo un piccolo nasino all'insù, epppure ci comprendiamo come se fossimo vissuti sempre insieme -
Alissa confessò a Pinocchio che Tritoni e Sirene una volta, migliaia e migliaia di anni fa, erano uomini anche loro, con le gambe al posto delle pinne, ma Nettuno, il loro re, si era ribellato a Giove e voleva prendere il suo posto sul trono del monte Olimpo: allora Giove, adirato, li aveva spediti in fondo al mare, privandoli per sempre delle gambe per impedire che potessero assaltarlo di nuovo. Inoltre, non potevano resistere all'aria per più di pochi, minuti, altrimenti sarebbero morti soffocati. Così si erano rassegnati a vivere in fondo al mare, dove avevano fondato castelli e città, che avevano preso il nome di Atlantide.
Pinocchio ascoltava volentieri i racconti di Alissa, perché erano ricchi di avventure, e al burattino le avventure piacevano moltissimo.
- Perché non mi porti a visitare una città sottomarina? - chiese Pinocchio alla dolce Alissa.
- Volentieri: domani ti porterò con me su un carro tirato da due delfini. Andremo nella città che ha il nome di Atlantide, la più grande di tutto il regno sottomarino -
Il mattino successivo, Pinocchio, che dormiva in una bella stanza di madreperla non lontana da quella di Alissa, fu svegliato dall'amica sirenetta.
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