martedì 19 giugno 2012

Pinocchio ancora burattino: 85. Chiamami con una conchiglia

Dopo una lunga traversata notturna, durante la quale Pinocchio e il Tonno si scambiarono parole e consigli, il Tonno Turiddu finalmente arrivò sul mare della regione dove Pinocchio viveva, e precisamente nei pressi della grotta del Pescatore Verde.
- Ciao, Pinocchio, siamo arrivati - disse il Tonno Turiddu - Spero che tu non ti ritrovi un'altra volta nei guai. Ma se dovesse succedere ancora, non aver paura di chiamarmi. Chiamami con una conchiglia, ti sentirò certamente e ti rivedrò con piacere -
- Addio, Tonno Turiddu, amico mio. Ti ringrazio ancora una volta, e non mi scorderò mai di te, puoi esserne sicuro -
Il Tonno si allontanò rapidamente, col solito saluto della pinna destra. Pinocchio fece due passi verso la grotta del Pescatore Verde, ma non aveva tanta voglia di andarci, temeva che anche lui avesse qualcosa da rimproverargli perché non si era fatto più vivo da tanto tempo. Per fortuna di Pinocchio, il Pescatore Verde non c'era. Il fuoco era spento, e il pentolone dove cuoceva i pesci era freddo. Era andato sicuramente a pescare verso l'alba, come faceva sempre.
Pinocchio si grattò un po' la testa di legno, guardò a destra, guardò a sinistra, e decise d' incamminarsi verso la strada che conduceva a un paese vicino, un po' più grande del suo.
Aveva fatto qualche centinaio di passi, quando vide da lontano un grande tendone. Sicuramente si trattava di un circo, di quelli coi cavalli, gli elefanti e le  tigri che nelle belle stagioni arrivano nei paesi più importanti.
Pinocchio, pieno di curiosità, affrettò il passo, e ben presto si trovò nei pressi del circo.

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