mercoledì 27 giugno 2012

Pinocchio ancora burattino: 94. Un negozio di giocattoli

Pinocchio, col suo piede nuovo, cominciò a camminare di buona lena, fischiettando felice. Era una bella giornata, il panorama intorno era incantevole, e non si accorse che la lunga strada lo aveva portato all'ingresso di una bella città in cui non era mai stato.
 Le strade erano larghe e diritte, bene alberate, e c'erano parecchie insegne di negozi. Mobili, panetterie, ferramenta, casalinghi, giocattoli...
- Giocattoli? - Pinocchio si fermò a guardare una bella vetrina. C'erano bambole, cavallucci, piccole fisarmoniche, giostre, orsacchiotti...che meraviglia!
Si aprì una porta dall'interno, e venne fuori una donna robusta e sorridente, incuriosita da quel burattino dal naso lungo.
- Chi sei? - chiese a Pinocchio.
- O bella, non si vede? Sono un burattino! - disse Pinocchio un po' risentito.
- Sei un tipo molto interessante! - disse la giocattolaia - Perché non entri un po'? Vorrei parlarti -
Pinocchio non se lo fece ripetere. Il negozio era grande e bello, con scaffali pieni di ogni tipo di giocattoli, e in fondo un bancone davanti al quale erano fermi mamme e bambini.
- Sta' un po' con me dietro al bancone e guarda come io vendo i giocattoli - disse la donna - Ho bisogno di qualcuno che mi dia un aiuto, e tu mi sembri proprio quello giusto -
Pinocchio obbedì. Si mise seduto su uno sgabello dietro al bancone, e seguiva attentamente tutte le richieste delle mamme e dei bambini.
- Mamma, mamma, io vorrei proprio un burattino come quello lì col naso lungo! - disse un piccolino coi riccioletti neri che poteva avere tre o quattro anni.

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