lunedì 25 giugno 2012

Pinocchio ancora burattino: 92. Il circo se ne va

Quanto tempo si ferma un circo in un paese? Quattro giorni? Cinque giorni? Poi viene il momento di togliere le tende e di andare via. 
Wolfango propose a Pinocchio: - Vieni con noi! Ormai sei il nostro pagliaccio. I bambini vanno pazzi per il tuo numero, e ti aspettano ogni sera con ansia -
Aggiunse Ofelia: - Pinocchio, tu per me sei un amico molto caro. Senza di te, non sarei felice come sono ora. Resta, ti prego! -
Pinocchio non sapeva che fare. Era molto legato a Ofelia e a suo padre Wolfango, e il mestiere di pagliaccio era il più bello di tutti quelli che aveva conosciuto. Ma era vicino a casa sua, a suo padre Geppetto, alla Fatina, all'amico Lucignolo che era miracolosamente tornato in vita. Non voleva allontanarsi troppo, e il circo stava partendo per una città lontana, oltre l'Appennino. 
C'era un altro motivo che impediva a Pinocchio di restare nel circo di Ofelia. Nell'ultimo spettacolo, quando era inciampato ed era caduto per gioco, si era fatto male davvero a un piede, ed ora il suo piede di legno non funzionava più bene, anzi, stranamente, gli doleva come se fosse un piede in carne ed ossa.
Il burattino non disse nulla né a Ofelia né a Wolfango. Disse soltanto: - Mi dispiace tanto, ma qui vicino, dietro la collina, c'è il mio paese, e io non posso lasciare per sempre il mio babbo Geppetto e la Fata Turchina, che per me è una vera mamma. Voi andate troppo lontano, non posso seguirvi. Perciò salutiamoci qui, e forse un bel giorno ci rivedremo -
Ofelia piangeva silenziosamente quando Pinocchio l'abbracciò per salutarla. Anche quell'omaccione di Wolfango era commosso. Ma il circo tolse le tende, e coi suoi carrozzoni partì, lasciando Pinocchio che salutava da lontano.

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