venerdì 22 giugno 2012

Pinocchio ancora burattino: 89. La bella vita del circo

Wolfango fece fare anche un bel manifesto, per la prima esibizione di Pinocchio. Diceva: "Domani sera, 30 ottobre, ore 18, al Circo di Ofelia, farà il suo esordio un nuovissimo pagliaccio di nome Pinocchio. Non mancate, bambini, perché diventerà il vostro idolo!"
Quel manifesto riempì di orgoglio Pinocchio, che si sentì ancora più impegnato a non deludere le attese di Ofelia. Quella piccola ballerina era diventata l'amica inseparabile di Pinocchio: lavoravano insieme, giocavano insieme, mangiavano vicini a tavola con tutta la gente del circo. Era proprio una bella vita, e Pinocchio si sentiva felice.
Arrivò la gran serata. Il circo era pieno come un uovo, e c'erano tantissimi bambini. Tutti attendevano il pagliaccio Pinocchio, che aveva un nome così simpatico. Qualcuno, nella zona, diceva di averlo conosciuto qualche anno prima, ma non era del tutto sicuro.
- Signore e signori, ecco finalmente il vostro pagliaccio. Si chiama Pinocchio e in vita sua ha combinato tante di quelle monellerie che il naso gli è diventato lungo lungo - 
Era Wolfango in persona, il proprietario del circo, ad annunciare il grande evento.
Un rullio di tamburi sempre più forte, un suono squillante di trombe, ed ecco qua Pinocchio al centro della scena. Ma non ci arriva: un cagnolino di passaggio lo fa inciampare e cadere clamorosamente...sulla punta del naso. Risate a non finire. Pinocchio si rialza goffamente, balbetta una scusa, fa quello strano movimento con la testa e con le braccia, a scatti, come se fosse un burattinaio a farlo muovere. 
- Sapete - dice Pinocchio - ho già fatto il pagliaccio, ma allora ero un somarello -
Risate scroscianti e grandi applausi.

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