venerdì 15 giugno 2012

Farmaci lanciati senza adeguata sperimentazione

Nel caso del tiotropio, medicinale dilatatore dei bronchi nelle malattie croniche del polomone, e dell'ipratropio - quest'ultimo non più in commercio in Italia - il rischio d'infarto o di morte cardiovascolare risulta chiaramente superiore rispetto alle cure tradizionali, che sono a base di derivati del cortisone e di betastimolanti (un'altra categoria di dilatatori dei bronchi). 
Però solo cinque dei diciassette studi esaminati avevano avuto una durata maggiore di sei mesi, e nessuno era stato concepito per valutare anche il rischio sul cuoire e sui vasi; perciò, per avere un'idea precisa dei reali pericoli, bisognerebbe che una sperimentazione con questo scopo specifico venisse sollecitata rapidamente dalle agenzie internazionali di vigilanza.
(da un articolo di Roberta Villa)

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