Pinocchio camminava a fatica, col suo piede malridotto. Non poteva tornare da Geppetto in quelle condizioni. Cercò un fabbro ferraio nel paese in cui si era fermato il circo, e per fortuna lo trovò senza troppa fatica.
Il fabbro ferraio rimase molto stupito sentendo un burattino di legno che parlava e lo pregava di aggiustargli il piede con un pezzo di legno robusto e delle viti. Ma per fortuna di Pinocchio il fabbro ferraio era molto bravo ed anche buono di cuore.
- Sta seduto su questa panca - disse a Pinocchio - Ho giustappunto un bellissimo pezzo di legno di faggio, molto robusto, e ti farò un piede nuovo con cui camminerai meglio di prima -
L'operazione non fu lunga. Lavorando di pialla e di raspa, l'artigiano sostituì il vecchio piede malandato di Pinocchio con un arto nuovo, lo agganciò alla gamba con due robuste viti di acciaio che permettevano i movimenti dell'arto, e poi disse: - Ora salta in piedi, Pinocchio, e vedi come stai bene dritto e come cammini -
Pinocchio obbedì. Perfetto! Si sentiva rimesso a nuovo, camnminava che era una meraviglia, e per la gran gioia fece una piroetta che lasciò a bocca aperta il fabbro ferraio.
- Eccoti uno zecchino d'oro, l'hai ben meritato! - disse Pinocchio, che portava sempre con sé qualche moneta preziosa per i suoi bisogni, come la fame e la necessità di un ricovero per dormire.
Il buon fabbro non voleva nulla, era soddisfatto del suo lavoro, ma Pinocchio insistette: era proprio felice di essere guarito, e sentiva tanta gratitudine per quell'artigiano così bravo e gentile come il suo babbo Geppetto.
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