Ieri primo giorno di concretezza Lazio. Ederson è finalmente arrivato, mentre si diradano tante nuvole sul cielo di Yilmaz, si apre la prospettiva Balzaretti e si delinea il piano preciso per l'acquisto di un grande mediano: Nainggolan.
Questi sono i nomi effettivamente graditi a Petkovic. Le uniche ombre ancora dense riguardano invece Breno: dalla Germania non arrivano buone notizie sul suo processo, c'è il pericolo di una condanna che, se dovesse superare i due anni, impedirebbe il tesseramento del fortissimo centrale difensivo. Alla Lazo ovviamente sperano che non sarà così.
Intanto si stringono i tempi per la preparazione del ritiro di Auronzo, 9-26 luglio, per il quarto anno consecutivo. E da quattro anni questo nome sembra portare fortuna alla Lazio, che ha sempre veleggiato tra le prime squadre in classsifica, come una vera grande che sta aspettando il coronamento del suo sogno. Parte per il ritiro anche l'aquila Olimpia, il nostro portafortuna e il nostro simbolo famoso nel mondo.
In un clima generale di prudenza, con pochissime squadre disposte a spendere del denaro per gli acquisti, con prudenza e saggezza la Lazio si sta amministrando. Il ritorno a casa di tanti prestiti come Zarate, Floccari, Sculli, Foggia, Carrizo, Cavanda, se da una parte complica il compito dei dirigenti alle prese con gli ingaggi, dall'altra favorisce le possibilità di scambi, perchè si tratta di merce abbastanza pregiata, che tantissime squadre di classifica medio-alta vorrebbero avere: basta saper aspettare il momento giusto, che per esempio l'anno scorso si chiuse in modo molto favorevole per le casse sociali.
Balzaretti e Breno per la difesa, Nainggolan per la mediana, Ederson per il centrocampo e Yilmaz per l'attacco rappresentano per la Lazio i grandi obbiettivi di un poderoso rafforzamento, mentre l'arrivo di un tecnico come Petkovic è la speranza di un gioco d'attacco che la Lazio aspetta da molto tempo.
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