Si sapeva che Stefano Mauri fosse in gran forma: nessuna meraviglia, perciò, se a Belfast ha disputato una prova eccellente, fino a risultare il migliore in campo degli azzurri.
Il suo inserimento è stato autorevole: ha coperto un'enorma fetta di campo, spesso ha difeso arretrando, ma più spesso si è spinto in avanti nell'area avversaria, e due volte ha tentato anche il tiro, come gli succede nella Lazio di cui in questo momento è addirittura il capocannoniere.
Prandelli ha avuto parole di grande elogio per il nostro giocatore, aggiungendo che si sarebbe atteso un inserimento altrettanto efficace da parte degli altri centrocampisti De Rossi e Pirlo e dello stesso Pepe, che svolgeva una doppia funzione di attaccante e centrocampista aggiunto, però senza adeguata efficacia.
Gli azzurri, infatti, pur disputando una gara generosa e premendo con una certa continuità, sono del tutto mancati in fase realizzativa, e questro rimane il nostro principale problema per martedì prossimo, a Genova, contro una Serbia che ha sì profondamente deluso in casa contro l'Estonia - perdendo per 1-3 - ma resta sempre per noi un avversario decisamente pericoloso, con i suoi Stankovic e Krasic, quest'ultimo un autentico spauracchio.
Comunque Mauri ha conquistato la fiducia del nostro commissario tecnico, che sicuramente lo ripresenterà a Marassi, mentre qualche chance di figurare in campo almeno nella ripresa potrebbe averla anche Floccari, viste le prove tutt'altro che entusiasmanti delle punte azzurre, con la parziale eccezione di Cassano, che però ha brillato in tutto meno che nel tiro in porta, che resta l'arma migliore di Sergio Floccari.
La buona forma della Lazio si sta rispecchiando anche nei suoi uomini in azzurro, e forse in Prandelli sta maturando un po' per volta anche l'idea di chiamare Ledesma, che sicuramente rappresenterebbe una chiave di volta nel gioco di protezione della difesa azzurra.
Non è lontano il giorno in cui la Lazio sarà in grado di fornire un piccolo blocco di uomini per la Nazionale. Peccato che l'età ne tenga lontano un Brocchi che è un magnifico esempio di attaccamento e di maturità per la propria squadra, di cui risulta costantemente uno dei più efficaci.
Questo vuol dire anche un'altra cosa: che la Lazio, forse perché priva di impegni europei, ha oggi una preparazione fisica perfetta, che ritroviamo sia nel complesso di squadra che nei singoli giocatori, grazie alla grande esperienza e intelligenza di Edy Reja.
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