E' stata molto dura, e si sapeva. La sorpresa era in agguato. Ma la Lazio è stata dura, ha tenuto grazie a una difesa imbattuta da due turni e che promette di diventare punto di forza anziché di debolezza.
Uno sprazzo di Hernanes alla fine del primo tempo ha consentito a Mauri, il più in forma dei giocatori laziali, di indovinare il diagonale giusto per battere quel Sereni, nostro grande ex, che ha fatto di tutto per dire no ai tiri di Brocchi e di Zarate specialmente nei calci piazzati.
Nella ripresa la Lazio ha giocato per un quarto d'ora da grande, e avrebbe potuto stendere definitivamente il Brescia. Ma poi le rondinelle sono di nuovo venute fuori, preoccupando Muslera, che a sua volta ha sfoggiato un paio di parate da campione sul pericolosissimo Eder.
Brillanti le prove di Ledesma e Dias, sicché - come abbiamo già detto, ma lo ripetiamo - la difesa, da punto di debolezza, sta diventando gradualmente punto di forza della squadra. Una squadra che ha meritato il successo per la sicurezza sfoggiata contro un Brescia molto forte.
Nel finale, espulso Diamanti che è stato il propulsore del gioco bresciano, le sorti dell'incontro sono parse segnate.
Reja ha sostituito Hernanes, oggi non sempre in palla e forse bisognoso di tirare il fiato, con il prezioso Bresciano, che ha consentito a Mauri di assumere lui il ruolo di suggeritore. E' entrato anche Rocchi, sempre utile, al posto di uno Zarate che non è riuscito a incidere come voleva. Uscito anche Floccari, a Foggia sono stati concessi gli ultimi sette minuti di gioco, in cui il folletto napoletano è riuscito a far molto movimento e a farsi applaudire. Tutto sommato, una prestazione di medio calibro
della squadra, che sta brillando più per sicurezza nelle sue capacità che per
fluidità e piacevolezza di gioco.
L'importante è proprio questo: la consapevolezza delle proprie qualità, la sicurezza nel non cadere nel dubbio o nella presunzione.
Ora stiamo tutti aspettando Inter-Juventus per vedere se la Lazio sarà prima da sola o in compagnia dell'Inter. La Juventus potrebbe anche regalarci la solitudine e il vantaggio netto. Ma non vogliamo strafare.
Arriva a puntino la pausa della Nazionale . Per farci godere in pace il primato. E speriamo che Prandelli si ricordi di Mauri, l'uomo che ci sta dando più di tutti
enormi soddisfazioni: è perfino il nostro capocannoniere!
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