venerdì 8 ottobre 2010

Cavanda, Bresciano, Kozak: tre uomini in più

Troppo spesso la Lazio, nel passato, doveva fare i conti con gli uomini in meno: grossi infortuni o grosse diatribe toglievano alla squadra una buona parte del suo potenziale e ne condizionavano il cammino in campionato.
Pensate solo l'anno scorso Ledesma e Pandev per contrasti contrattuali, e Matuzalem, Foggia e Cruz per una lunga serie d'infortuni. Cinque uomini in meno sono un po' troppi, non vi pare? Anche per un eccellente allenatore come Reja.
Quest'anno la situazione è diversa. E' stata eliminata la voce "contrasti contrattuali", grazie al grande lavoro di psicologia che Edy Reja ha saputo svolgere nei confronti di Claudio Lotito: il recupero di un uomo come Ledesma ha ridato alla Lazio una pedina essenziale.
Ma su un altro terreno Lotito e Reja hanno lavorato di comune accordo: quello dell'acquisizione di ricambi all'altezza, e nello stesso tempo quello del rilancio dei prodotti del vivaio. Portando con sé ad Auronzo Cavanda e Kozak, si sono resi conto della loro maturazione e hanno in questo modo acquisito un'ulteriore dote-capitale che si aggira sui 20 milioni di euro, potendo contare nello stesso tempo su due rincalzi di grande utilità per il futuro.
Infortuni in serie anche quest'anno, come tutti gli anni: vittime preferite Garrido e Matuzalem. Ma i rimedi sono pronti in partenza: Cavanda per Garrido, e Bresciano per Matuzalem. Bresciano è un giocatore utilissimo, un jolly di classe che Reja ha recuperato a sua volta da un grave infortunio che ne aveva impedito l'utilizzione, prima al Palermo e poi alla stessa Lazio, per ben sette mesi. Ed ora è lì, pronto ad essere sfruttato ad ogni evenienza, perché può sostituire Mari, Hernanes e Brocchi.
Giocatori come Cavanda, Bresciano e Kozak sono gli uomini in più, che costituiscono la vera ricchezza della Lazio per i mesi futuri ( e ce ne sono altri: Berni, Gonzalez, Stendardo, Del Nero, Diakité, lo stesso Foggia...), sono la vera garanzia che la Lazio, non si spegnerà dopo un fulmineo avvio di campionato, ma continuerà a galoppare con forza nelle parti alte della classifica.

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