giovedì 14 ottobre 2010

Il maggiolino e la farfalla - 20 - storie di animali

Ci sono due animaletti, nell'aria o sulle siepi, che sono una gioia per gli occhi di tutti i bambini: il maggiolino e la farfalla.
Il maggiolino è veramente splendido, con la sua corazza verde lucente: è per questo che i tecnici della Volkswagen hanno dato il suo nome a uno dei modelli più famosi di automobili.
Quanto alla farfalla, non avete che da scegliere fra i colori più splendidi e bene accoppiati che possano circolare liberamente nel mondo. Pensate a una Vanessa: che rossi fiammanti, che neri morbidi e profondi! Ma il suo nome ci mette già sull'avviso: Vanessa, una cosa vana e che dura poco, come ogni bellezza al mondo.
Un bel giorno di primavera il maggiolino Orrù e la farfalla Piumina s'incontrarono in un parco di Vienna. C'era un'aria festosa che dava leggermente alla testa.
A farla breve, i due si innamorarono, rispecchiando la propria bellezza nel piacevole aspetto dell'altro.
- Piumina, Piumina, io voglio stare sempre con te - ripeteva appassionatamente il maggiolino.
Vissero una giornata meravigliosa, tra una volata in giostra e un gelato nel bar del parco. Piumina viveva intensamente il suo amore, sapendo che sarebbe durato poco: ma per lei una giornata era come una vita intera.
Orrù era più saggio: sapeva di avere parecchio tempo da vivere, e voleva gustarsi con comodo ogni momento. La parola domani a lui non metteva paura.
A sera, tra il buio e la luce dorata del parco, ballarono e ballarono appassionatamente: Orrù ogni tanto si riposava, bevendo una fresca amarena, ma Piumina batteva irrequieta il suo piedino: voleva ballare, lei, solo ballare...
Arrivò mezzanotte. Orrù era fresco e riposato, ma quando rivolse lo sguardo con più attenzione a Piumina, si accorse che la sua compagna aveva come una patina polverosa sui capelli e sulle vesti variopinte. Piumina stava rapidamente invecchiando : aveva le ore contate, ormai. Ma non voleva morire così tristemente davanti al suo amato Orrù.
- Amico - disse, aprendo il suo grande ventaglio davanti al viso, che ormai mostrava le rughe - io mi allontano un momento. Tu resta qui: fra poco faremo un ultimo ballo -
Piumina sapeva che era una bugia: non avrebbe mai più ballato con Orrù. Girò dietro la siepe, inciampò in un ramo sporgente, e cadde nell'acqua del laghetto sottostante. Piccole onde se la portarono via tra i sassi, e nessuno la vide più.
Orrù, vedendola tardare, cominciò a chiamarla: - Piumina! Piumina! -
Nessuno rispose. La grande avventura e il grande amore erano già finiti. Orrù sospirò,
gli mancò l'aria un momento, e dalla sua bocca uscì un singhiozzo. Breve, troppo breve, il suo avventuroso amore per Piumina.


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