Italia-Serbia, a Genova, sospesa dall'arbitro dopo sette minuti di gioco. Incredibile violenza di un gruppo di ottocento ultras serbi ( su un totale di tremila tifosi d'oltre Adriatico) che per mezz'ora hanno impedito che la partita cominciasse.
In precedenza, alcuni di questi facinorosi erano riusciti a salire sul pullman della nazionale serba, aggredendo il portiere titolare Stojkovic e intimandogli di non scendere in campo.
La polizia italiana ha controllato con correttezza gli eccessi dei violenti, che hanno sfondato una vetrata divisoria e gettato in campo numerosi candelotti fumogeni.
L'arbitro, lo scozzese Thomson, ha voluto dare ugualmente avvio alla gara, ignorando un'entrata violenta di un difensore serbo e un evidente rigore su Pazzini. La partita era chiaramente falsata. Dopo sette minuti, un altro candelotto fumogeno è stato gettato contro il nostro portiere Viviano, che si è allontanato portandosi a centrocampo. L'arbitro ha dovuto sospendere il gioco.
La partita verrà data sicuramente perduta alla Serbia per 0-3. Durissime punizioni aspettano ora la Federazione Serba, che verrà probabilmente esclusa dal campionato europeo per colpa di questi ottocento facinorosi.
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