sabato 16 ottobre 2010

Il corallo e la conchiglia - 21 - storie di animali

Nelle profondità del mare vivono tanti di quegli animali che noi conosciamo poco o male.
Se dite a un bambino cosa sono un corallo e una conchiglia, quasi sicuramente vi risponderanno che si tratta di oggetti, tipo sassi o al massimo fossili.
Invece si tratta proprio di due animali, di cui esistono milioni e milioni di esemplari, destinati come i nostri animaletti del prato o dell'aria a incontrarsi e a fare un po' di chiacchiere come succede a tutti.
Un corallo rosso viveva dunque, apparentemente felice, sulla roccia di un fondale, quando vide una conchiglia, una specie di pesce-chiocciola con la sua casetta sulle spalle.
Incuriosito, il corallo Durante chiamò la chiocciola marina, visto che, sia pure lentamente, si muoveva. - Ehi, bella bionda! - esclamò, quando le vide spuntare due corna e una testa chiara, proprio come una lumaca - dove te ne vai bel bello? -
La chiocciola marina, Esibenda, ebbe un soprassalto. Non si aspettava che quel cespuglietto rosso parlasse, ma dovette comvincersene, perché quello riprese: - Noi coralli viviamo tutti insieme, e sembriamo immobili e quasi di pietra, mentre invece abbiamo una nostra sensibilità come voi. Infatti, quando vengono dei cacciatori sub e ci strappano via una parte di noi, per venderla ai gioiellieri, noi soffriamo, e come ! Tu invece te ne stai tutta bella, protetta nel tuo guscio! -
- Non me lo ricordare - ribatté Esibenda con tono triste. - La nostra casa, così bella e ornamentale, è molto appetita, e molte di noi fanno una fine orribile, perdendo nello stesso istante la casa e la vita. Si aggiunga che la nostra carne é anche appetitosa, e capirai perché in giro per il mondo, e non solo in fondo al mare, ci sono miliardi di conchiglie vuote, dalla più piccola e liscia a quella più enorme, grande come un cocomero e anche di più. Voi almeno fate sempre la vostra magnifica figura nelle vetrine dei gioiellieri e al collo delle belle donne, e si dice che ormai il corallo valga quanto e più dell'oro -
- Beh, le nostre carni non sono appetitose, in quanto siamo dei piccoli organismi che per vivere debbono aggregarsi tra loro, ma quando ci strappano , credimi, si soffre orribilmente. E poi, ormai, siamo quasi in via di estinzione. Se scoprono il nostro cespuglio, siamo fritti! -
- Ecco: almeno lo strazio della frittura voi coralli lo potete evitare: noi invece no. O bollite o fritte, ecco la nostra fine. Qualcuno ci mangia anche vive, con una spruzzata di orribile e irritante limone. Che sadici gli uomini! -
La conchiglia Esibenda si accostò al corallo Durante, e rimase lì vicino a chiacchierare con lui in uno di quei momenti in cui il mare è tranquillo e sembra il monumento alla pace e all'armonia. Ma sono solo rari momenti, perché poi, fra tempeste, uragani, tornados e maremoti, tsunami e trombe marine, quelle acque diventano terribili e spietate. Esibenda e Durante sospirarono insieme, pensando a tutto il male che sarebbe venuto. Ma ora stavano in pace. Di lì a qualche tempo, forse, si sarebbero ritrovati insieme nella vetrina di un gioielliere, e la gente, passando, avrebbe detto: - Belli, loro, tutti tranquilli e lucenti! Se sapessero invece quanto è dura la vita umana! Altro che ornamenti! -
- Stringiti un poco a me - disse Durante a Esibenda. - Vogliamoci un po' di bene ora, prima che la nostra sorte tragica ci piombi addosso all'improvviso! -

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