Si guardarono in faccia e dissero: -Siamo uomini o siamo fantocci?-
Decisero di essere uomini. Erano i giocatori laziali dopo la disastrosa sconfitta contro il Bari all'Olimpico, il 14 aprile di quest'anno (0-2). Ricordiamo, a fine partita, Tommaso Rocchi piangere disperato, in ginocchio sul terreno dell'Olimpico.
Quel giorno la Lazio aveva toccato il fondo. Ma c'era Edy Reja, con loro, e c'era Claudio Lotito: decisero di portarli in ritiro a Norcia.
Lo stesso Rocchi si ribellò: non voleva il ritiro. - Siamo uomini - disse. -Non ne abbiamo bisogno -
Ma poi si piegò alla volontà generale. E lì a Norcia è nata la grande Lazio. Mancavano dieci giornate alla fine del torneo, la serie B distava solo due punti. Ebbene, in dieci giornate gli uomini di Reja seppero guadagnare 20 punti, e distaccarono la serie B di ben 11 punti. In quelle dieci giornate la Lazio sarebbe stata quarta, sarebbe entrata in Champions League alle spalle di Roma, Inter e Sampdoria.
Era la stessa, stessissima Lazio di oggi. Mancava solo Hernanes, l'uomo che da quarti ci ha fatto diventare primi. La formazione standard era la seguente: Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Ledesma, Mauri,Kolarov; Floccari, Rocchi (Zarate).
Sommando i punti delle ultime dieci giornate del campionato scorso e le prime sei di quest'anno, per le sedici giornate relative, questa sarebbe la classifica:
1. Inter punti 34; 2.Lazio 33; 3. Roma 32; 4. Sampdoria 30; 5. Napoli 29; 6: Palermo 27; 7. Milan 23; 8. Catania 22; 9. Bari e Parma 20; 11. Chievo 19; 12. Juventus 18; 13. Genoa e Udinese 17; 15. Fiorentina e Bologna 14; 17. Cagliari 12.
A Cagliari, vincendo per 2-0 con reti di Rocchi e Floccari, la Lazio cominciò la sua marcia da grande. Da allora, non si è più fermata. Ha perduto Kolarov, ha trovato in cambio Hernanes, ed è diventata ancora un po' più grande.
Continuerà? Le cifre cominciano ad allungarsi. Sono sedici giornate, quasi un intero girone. Il giuramento di Norcia continua a funzionare. Il 21 aprile, san Benedetto, da Cagliari prese il volo la rondine della primavera biancoceleste, proseguito poi dall'aquila Olimpia.
Vola, Lazio, vola!
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