La talpa Ottavia faceva una vita ritirata e tranquilla, con poche conoscenze e pochi diversivi. Scavava scavava mattina e sera, lunghe gallerie destinate più al traffico degli altri che non a se stessa. Ottavia, benché notoriamente debole di vista, quasi cieca per dirla tutta, badava però benissimo ai fatti suoi, e ogni mossa che faceva era ben calcolata.
Ma dalle sue parti abitava un furetto, Pierino, che era il suo esatto opposto. Astuto, imprevedibile, ora qui ora là, sempre a farsi i fatti degli altri. E poi, era abile di mano: se qualcosa gli piaceva, in un lampo la faceva sparire.
Quando Pierino vide Ottavia, che si muoveva a tentoni e con grande cautela, pensò di aver trovato proprio chi faceva per lui : sulle sue spalle sarebbe vissuto benissimo, bastava individuare il punto in cui aveva la sua dispensa.
Così il furetto Pierino cominciò a fare la corte alla talpa Ottavia. Ma si era fatto delle illusioni: perchè Ottavia, cieca sì, ma ci vedeva benissimo a leggere nell'animo della gente.
- Comare Ottavia, che stai preparando di buono oggi per il tuo pranzo? Mi hanno detto che non cucini niente male. Io oggi ho un lungo lavoro lontano da casa, e se tu mi invitassi...-
- Mio caro Pierino: capiti proprio male. Purtroppo il mio frigo, ieri, è andato in tilt, e tutte le provviste che avevo fatte mi sono andate a male. Devo ricominciare tutto daccapo -
Il furetto Pierino, naturalmente, pensò che quella della talpa Ottavia fosse una scusa
per non invitarlo a pranzo, e pensò di prendersi con le brutte maniere ciò che non era riuscito ad avere con le buone.
- Comare talpa, sai che io sono un eccellente intenditore di meccanismi e di elettricità? Mostrami pure il tuo frigorifero, e in un quarto d'ora te lo aggiusto completamente -
La talpa Ottavia, dato che era in buona fede e stava dicendo la verità, non ebbe difficoltà a mostrare al furetto il suo frigorifero. Pierino intanto pensava: se non riesco
ad arraffare niente di gustoso oggi, avrò però imparato la via giusta per il domani, per tanti bei pranzetti deliziosi, mentre la talpa starà scavando gallerie a chissà quante centinaia di metri di distanza.
Pensando così, il furetto Pierino aprì il frigorifero e non si accorse che Ottavia aveva detto la pura verità: quei bei cosciotti di pollo gli sembravano così appetitosi...
Pierino ne divorò due o tre in fretta e furia, sicuro che la povera talpa non lo vedesse. Stava mettendo in un sacco anche le altre provviste, manicaretti di ogni tipo, quando all'improvviso il suo stomaco si rivoltò e si sentì quasi morire, assalito da atroci dolori.
-Scusami, scusami, comare talpa - disse fuggendo via e lasciando a terra il sacco della refurtiva. - Devo correre d'urgenza al mio lavoro. Al tuo frigo penserò questo pomeriggio -
La talpa Ottavia finse di non accorgersi di nulla, e lo salutò con un "ciao" pieno di ironia. Se lei era cieca, il furetto lo era stato due volte, e aveva avuto la giusta punizione per le sue malefatte.
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