martedì 5 giugno 2012

Separare i soldi dagli imbecilli

Il rischio della speculazione può essere spostato o ridotto, mai annullato. Il senso di onnipotenza si è impadronito dei comportamenti mentali non solamente degli  operatori e degli istituti della finanza, ma anche delle autorità politiche, dei centri mediatici, di non pochi ambienti universitari e di ricerca.
L'autoreferenzialità della finanza - la finanza che diviene fine a se stessa - ha così dimenticato la massima di Platone secondo cui :"L'unica buona moneta con cui bisogna cambiare tutte le altre è la "phronesis", l'intelligenza che sta in guardia". Una massima che l'illustre economista americano J. Galbraith, assai più prosaicamente, ha reso così: "E' bene che ogni tanto i soldi vengano separati dagli imbecilli".
Ed è bene che così avvenga, perchè sono molti gli innocenti che pagano per la "hybris" (presunzione, sentita nell'antica Grecia come oltraggio agli uomini e agli dei) degli imbecilli. E ciò è scandaloso in società che si dicono civili.
(da un articolo di Stefano Zamagni)

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