- Ma come fa la gente a vivere ai piedi di quel mostro? - disse Pinocchio impaurito.
- Ognuno di essi pensa: mancano ancora tanti anni all'esplosione. Pensiamo a vivere. In fondo, la vita è fatta così -
Erano arrivati sulla spiaggia. C'erano grandi rocce vicino alla riva. Il Tonno disse: - Raccontano che un gigante di nome Polifemo, che aveva un occhio solo, accecato da un furbo marinaio greco di nome Ulisse, gettò queste rocce dalla montagna per uccidere il suo aggressore -
- E ci riuscì? - chiese Pinocchio.
- No. Ulisse sfuggì alla vendetta, e dopo tante altre avventure poté tornare alla sua patria, l'isola di Itaca, in Grecia -
- Che bella storia! - disse Pinocchio pieno di ammirazione. - Tonno Turiddu, amico mio, fammi scendere qui, voglio chiedere alla gente se sa qualcosa di questo gigante Polifemo -
- Ecco fatto, Pinocchio! Sei arrivato. Sali su quella stradina che va verso la montagna. E se hai ancora bisogno di me, chiamami, anche nel sogno, ed io verrò a prenderti -
- Grazie, mio caro amico! - disse Pinocchio commosso - Non potrò mai dimenticare tutto quello che hai fatto per me -
Il Tonno Turiddu si allontanò verso l'alto mare, sventolando una pinna come saluto al burattino. Si sarebbero visti ancora? Chi lo sa...
Pinocchio seguì la strada che si apriva tra i cespugli della riva, e cominciò a salire verso la montagna.
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