- Magari! E come puoi fare? -
- Non preoccuparti, Pinocchio. Vengo io a prenderti -
- E dove? E quando? -
- Anche domani mattina presto, quando tutti gli altri dormono. Tu fatti trovare fuori dal cancello del giardinetto della sirenetta Alissa e io sarò lì ad aspettarti...-
- Ma come: non potrò nemmeno salutare la mia cara amica Alissa? -
- Oh, no, Pinocchio! Se le dici che vuoi partire, lei non ti farà partire davvero. E soprattutto non ti faranno partire re Monaldo e la regina Saturnia -
- Sono veramente un ingrato a scappare via così! Chissà che dolore proveranno tutti, quando domani mattina scopriranno che sono fuggito...-
Pinocchio si svegliò di soprassalto da questo suo sogno. Sarà stato vero? Lui credeva proprio di sì. Comunque, prima che giungesse l'ora dell'alba, Pinocchio era già fuori del giardino di Alissa, dove la sirenetta giocava con le sue amiche. Si mise ad aspettare nascosto dai pilastri del cancello, se davvero il Tonno arrivasse per portarlo via.
Sentì un piccolo rumore di onde smossse, e vide veramente il Tonno davanti a sé. Provò un tuffo al cuore per la gioia.
- Sono proprio io, Pinocchio: il tuo amico Tonno. Sali in groppa senza far rumore -
- Oh, grazie, Tonno. Tu sei il mio salvatore, e io ti voglio un gran bene. Portami lontano da qui -
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