Pinocchio fu presentato al re Monaldo e alla regina Saturnia, del regno dei Tritoni e delle Sirene.
Il burattino, che non aveva mai visto un re e una regina, si accostò al trono preceduto dalla bella sirena Medelsa, e riuscì a superare la sua timidezza. Fece un bell'inchino, accompagnato da un morbido gesto della mano, e i due sovrani risposero con molta simpatia.
- Da dove vieni, burattino, e qual è il tuo nome? -
- Vengo da un piccolo paese di Toscana, non lontano da Firenze, e mi chiamo Pinocchio -
- Ho sentito parlare di Firenze come di una città meravigliosa, e di un suo principe che si chiamava Lorenzo il Magnifico. Lorenzo amava l'arte quanto l'amiamo noi Tritoni e Sirene. E tu sei molto simpatico, come è simpatico il tuo nome, Pinocchio. Vuoi conoscere mia figlia Alissa?-
- Volentieri, re Monaldo - disse Pinocchio. - Dov'è? -
- Non è qui - intervenne la regina Saturnia. - E' una piccola sirena sempre triste, non ama la compagnia, e se ne sta spesso sola con le sue ancelle. Non l'abbiamo mai vista sorridere da quando una cattiva maga le fece un sortilegio perché non l'avevamo invitata alla festa del suo battesimo -
Pinocchio era molto incuriosito da questa storia. - Vorrei tanto conoscere la piccola Alissa. Chissà che un burattino come me non riesca a strapparle finalmente un sorriso? -
- Vieni - dise la regina Satunia alzandosi dal suo trono. - Ti accompagno subito da lei -
Pinocchio seguì la regina per lunghi corridoi luminosi e grandi finestroni che riflettevano la luce verde-azzurra del mare.
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