L'ultima notte nella bottega di Marianna non fu affatto tranquilla. Pinocchio si era stancato molto, quel giorno, e stava dormendo della grossa nel retrobottega. Non si accorse di niente.
Due ladri, scesi da un carro trainato da un solo cavallo, con un grosso tendone verde che copriva la parte posteriore, si erano appostati vicino alla bottega di Marianna. La notte era buia e silenziosa. I ladri furono ancora più silenziosi. Si era sparsa la voce che in quel negozio c'era una quantità di giocattoli pregiati, e forse anche parecchio denaro in cassa.
Con un piede di porco molto robusto non faticarono ad aprire la porta. Accesero una piccola lucerna ad olio, e cominciarono a fare man bassa di tutti i giocattoli, specialmente di tutti i burattini. Uno dei due li prendeva e li passava all'altro, che andava a sistemarli sotto il tendone del carro sistemato proprio vicino alla porta.
Finito di svaligiare il negozio, aprirono in silenzio anche la porta del retrobottega, dove trovarono altri giocattoli, e poi...un giocattolo più grande, un burattino disteso sul lettino, con gli occhi chiusi e il naso lungo. Il primo ladro non ci stette a pensare su, prese il burattino e lo consegnò al suo compagno che lo sistemò nel mucchio degli altri giocattoli più piccoli. La lucerna illuminava a stento la scena, non potevano distinguere bene le cose. Richiusero le due porte senza far rumore, risalirono entrambi sul carretto, e nessuno si accorse di nulla.
Solo alcune ore dopo, a mattino inoltrato, la povera Marianna, nell'aprire bottega, si accorse che erano spariti i giocattoli più belli, e che, soprattutto, era sparito Pinocchio.
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