giovedì 26 luglio 2012

Un giornalismo casareccio

Viene da pensare che il giornalismo nostrano, troppo spesso approssimativo e casareccio, ha forse bisogno di redenzione. Non che si pretenda di rovesciare la prospettiva. Il criterio per cui i fatti di casa devono mantenere un peso discriminante è sano, ma questo non significa che i  valori che fanno di ogni individuo "un fratello in umanità" - pensiamo a certe vicende africane .- debbano essere resi evanescenti dall'indifferenza e dalla banalizzazione. 
L'informazione è un diritto; informarsi un sacrosanto dovere. Ma la negazione delle due cose, ahimé, è dittatura.
(da un articolo di Giulio Albanese)

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