Passata la tempesta della doppia sconfitta Siena-Torino, la Lazio umilmente ricomincia da zero, partendo lunedì dal nuovo ritiro di Fiuggi e scendendo nuovamente in campo mercoledì 1 agosto a San Felice Circeo contro il San Felice, squadra di Giovanni Petrucci presidente del Coni: un'amichevole nata sotto il segno della pace fra il Coni e Lotito per la dibattuta questione dello Stadio Olimpico.
La Lazio ha bisogno di pace e di umiltà, e questi due elementi costituiscono oggi la spinta per l'armonia necessaria a costruire una grande formazione, capace di correggere i suoi errori difensivi. Petkovic deve imparare a coprirsi meglio, se vuole evitare brutte sorprese, e solo allora, una volta trovata la compattezza difensiva, potrà sganciare la sua forza d'urto, che rimane notevole e sarà ovviamente molto potenziata dal ritorno del grande Miro Klose.
La Lazio possiede un centrocampo assai valido, ha da scegliere fra elementi di grande qualità: Ledesma, Lulic, Ederson, Hernanes, Candreva, Gonzalez, Mauri e il giovane Onazi sono tutti giocatori di pieno affidamento, basta saper dare loro la quadratura giusta, studiare bene la posizione di Hernanes, stabilire quale è il contributo che Ederson può dare.
Più in là la Lazio potrà contare anche sul recupero di Brocchi, senza contare Cana che oramai potrebbe essere dirottato definitivamente nel ruolo di centrale difensivo accanto a Dias, a Diakité e a Radu, trovando un sostituto efficace per il rumeno sull'esterno sinistro, che potrebbe essere l'atalantino Peluso o uno come lui.
Alla Lazio, dunque, serve almeno un forte difensore o anche due, è inutile cercare ancora centrocampisti offensivi o attaccanti, quando abbiamo Klose, Zarate, Kozak e Rocchi, senza contare il giovanissimo Rozzi o Floccari che sicuramente partirà e potrà servire come pedina di scambio per arrivare al sospirato rinforzo difensivo. Nessun timore, la squadra ritroverà la sua compattezza, e con Petkovic, fra i giocatori, è nata una fortissima intesa.
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