Con Petkovic, senza dare troppo nell'occhio, la Lazio ha cambiato piano piano carattere, ed è diventata già una squadra offensiva, una macchina da gol anche senza il suo goleador principe, Miro Klose. Quando, al secondo ritiro di Fiuggi, Klose si ricongiungerà coi suoi compagni, sarà completato così un organico di giocatori il cui scopo principale è diventato il gol.
Nelle tre (facili) amichevoli finora disputate contro Auronzo, Cadore e Montebelluna, la Lazio in 270 minuti ha segnato la bellezza di 31 gol, 16 più 11 più 6, al ritmo frenetico di un gol ogni 9 minuti. Ben undici giocatori biancocelesti sono andati a segno: 6 volte un vigoroso Candreva, 4 volte i sorprendenti Rozzi ed Alfaro insieme al rinascente Maurito Zarate, 3 volte un Hernanes che pure ha giocato arretrato in regia, 2 volte ciascuno Gonzalez, Ledesma, Kozak e Floccari, 1 volta anche Mauri ed Ederson, quest'ultimo con una sola presenza e subito stoppato da un infortunio. Manca all'appello un Senad Lulic che si è però esibito in una sventagliata di assist impressionante, una vera fonte di gioco.
Però, secondo noi, le due novità più utili di Auronzo sono state la scoperta di Cana come valido difensore centrale, una vera risorsa per la Lazio, forse un risparmio di cinque milioni per Lotito, e la grossa personalità esibita a centrocampo dal giovanissimo Onazi, un buon costruttore di gioco che sicuramente si farà strada ed ha sorpreso tutti per la sua personalità, in comune con l'altro giovanissimo Rozzi che è stato una scoperta ma non tanto, in quanto già sapevamo delle sue notevoli possibilità.
Da due stagioni in qua, finalmente alla Lazio si sta avvertendo un certo risveglio del settore giovanile, con la conquista del titolo di vicecampioni d'Italia della Primavera battuta in finale dall'Inter dopo un significativo 3-2: segno che i nostri ragazzi sono indubbiamente tra i migliori d'Italia e formano una scuola che comincia a dare i suoi frutti con i Berardi, gli Onazi, i Crescenzi, i Rozzi, e poi Zampa, Ceccarelli, Barreto, Emmanuel e tanti altri, curati con amore e competenza da Bollini. Un vero serbatoio di riserva per le future stagioni biancocelesti.
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