Oles, che adesso ha 19 anni, mi chiama ogni volta che passa un esame universitario perché dice che non avrebbe mai potuto farlo se la Lifeline e il dottor Cesaro, il medico che l'ha curato, non avessero combattuto con lui. Il suo caso fu uno dei più difficili perché, dopo essersi salvato dalla leucemia, fu colpito da un'altra forma di tumore.
Oles, Mykola e gli altri, idealmente insieme a Valentina, Gabriele e Francesco. Hanno scritto questo piccolo libro che è un ponte. Dietro alle sue pagine colorate c'è la forza dirompente della solidarietà, la potenza della fantasia che non si arrende, la speranza prepotente di chi ama la vita.
(da un articolo di Giulia Cananzi)
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