L'organizzazione della "Linea della vita" al day hospital di Padova e in altri ospedali del nord Italia provvede al viaggio aereo per il bambino malato proveniente dall'Est dalla zona delle radiazioni di Cernobyl, e per un accompagnatore, e al vitto e alloggio per tutto il periodo della cura. Più del 50 per cento dei bambini risponde bene alle terapie, ma la percentuale potrebbe essere più alta se i piccoli arrivassero nei primi stadi della malattia.
Eppure, anche quando va male, questa solidarietà tra Paesi ha una grande importanza: per un genitore la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per il proprio figlio è una grande consolazione.
(da un articolo di Giulia Cananzi)
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