La grande crescita del sistema di vita dal 1861 ad oggi si spiega con il vertiginoso progresso medico e tecnologico. Il nostro Paese ha avuto il pregio di diffondere il benessere in modo non troppo diseguale in tutta la popolazione. Prova ne è il fatto che l'Italia è ai vertici della classifica mondiale del rapporto ricchezza/reddito e ai primi posti, insieme a Norvegia e Australia, per i livelli di ricchezza della fascia di popolazone con reddito più basso.
Detto questo, non possiamo guardare con la stessa soddisfazione agli ultimi dieci anni - 2001-2011 - della nostra vita nazionale: l'Italia è stata fanalino di coda tra i 27 Paesi dell'Ue con un tasso medio annuo di variazione del reddito pro capite leggermente negativo, ha visto crollare il proprio tasso di natalità a 1,29 figli per donna e ha raddopppiato il consumo pro capite di antidepressivi.
(da un articolo di Leonardo Becchetti)
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