Per i cristiani - e, almeno come presentimento - per tutti gli uomini religiosi - il giorno della morte è "dies natalis". Segna una nascita, e non la fine.
Ma, come la nascita, anche la morte ha bisogno di un accompagnamento amorevole. Come nessun neonato può sopravvivere senza la cura di chi gli vuol bene, così nessun ammalato o moribondo deve arrivare sulla soglia della morte da solo.
La grande testimonianza di Madre Teresa di Calcutta è lì a dimostrarcelo.
(da un articolo di Angelo Scola, arcivescovo di Milano)
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