Per la Champions? Basta vincere otto partite delle dodici che restano: quattro le puoi perdere tranquillamente. Con ventiquattro punti la Lazio salirebbe a quota 72, e sarebbe ben difficile per l'Udinese, il Napoli e l'Inter fare di meglio, cioè vincere nove volte e conquistare tre punti in più della Lazio.
I pareggi è meglio evitarli accuratamente: o vincere o perdere. Quali sono le otto partite che la Lazio dovrebbe vincere? Le sei in casa: Bologna, Cagliari, Napoli, Lecce, Siena e Inter, e due fuori: le più possibili tra Catania, Parma, Juventus, Novara, Udinese e Atalanta sono Parma e Novara, ma qui c'è l'opportunità di ampia scelta, mentre al contrario il compito casalingo di sei vittorie su sei appare più difficile da raggiungere.
Come vedete, è un ruolino di marcia duro, ma tutt'altro che impossibile: basta avere i piedi a terra, coprirsi bene, correre il minimo dei rischi, buttarla sulle ripartenze e sfruttare il più possibile i calci da fermo con Hernanes e Ledesma.
La Lazio sta aspettando il rientro di una serie impressionante di giocatori: Brocchi, Rocchi, Cana, Konko, Radu, Biava, Stankevicius...ciascuno di questi aggiunge una piccola percentuale di terzo posto in più con il suo apporto. Con un po' d'immancabile fortuna Reja potrà...piangere lagrime abbondanti per la conquista di quella Champions League che aprirebbe alla Lazio l'Olimpo del calcio europeo dopo anni e anni di lontananza, e stavolta con un telaio di squadra capace di andare oltre la solita comparsata delle fasi preliminari.
La Lazio infatti ha ormai un'ossatura di squadra veramente europea: Marchetti, Radu, Ledesma, Lulic, Gonzalez, Mauri, Klose e Brocchi sono otto pilastri ai quali aggiungere quei tre giocatori di rinforzo che insieme ai Dias, Rocchi, Konko, Diakité, Bizzarri, Matuzalem, Biava ed altri ancora costituiscono una rosa valida anche per il futuro.
Ma oggi dobbiamo pensare al Bologna. E' la prima di quelle famose otto partite da vincere.
Ogni volta che ne saltasse una bisognerebbe ricominciare il conto da capo, e lo si potrebbe fare solo...quattro volte. In bocca al lupo, Lazio!
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