Lazio umiliata a Parma, schiantata nei primi undici minuti, con rete di Mariga al 5' e di Floccari all'11'.
Ormai è troppo facile per qualunque squadra battere la Lazio quando gioca fuori casa, quella stessa Lazio capace in precedenza di vincere ben sette partite in trasferta.
E' inutile sperare che la squadra possa rimontare, anche se l'occasione le è stata offerta: al 36' Scaloni ha ridotto le distanze su azione Rocchi-Kozak, e all'inizio della ripresa i biancocelesti hanno avuto una fiammata di orgoglio, e Kozak di testa ha mancato clamorosamente il 2-2.
Subito dopo, in contropiede, il Parma si è rilanciato nell'area di Marchetti e Floccari, ingratissimo ex, ci ha trafitto definitivamente.
La Lazio è diventata fragilissima, una squadra di vetro alla quale basta dare una spallata per farla crollare in pochissimi minuti. Senza Klose, Reja ha rinunciato anche al secondo cannoniere, Hernanes, ed ha puntato tutto sul duo Rocchi-Kozak che ha deluso tutte le aspettative.
Buio fitto, per la Lazio, anche letteralmente, essendosi le luci del Tardini spente un paio di volte, simbolo delle difficoltà di un intero paese che non riesce più neanche a illuminare per 90 minuti una partita di pallone.
Reja ha richiamato in campo Hernanes al posto di Mauri, ma il ragazzo brasiliano è anche lui a fari spenti. Così pure Alfaro subentrato a Rocchi. Senza Brocchi, anche il centrocampo ha fatto cilecca, e il disastro della squadra è stato completo. Sul 2-0 Dias, come al solito, ha completato lo scenario di uno sfascio totale con l'ennesimno infortunio: gli è subentrato Scaloni che ha avuto almeno il merito di aver segnato il suo primo gol italiano riaprendo addirittura una partita che come al solito scioccamente era stata gettata al vento in poche battute.
Questa Lazio, forse, riuscirà ancora una volta a salvare il terzo posto visti gli impegni del Napoli sul terreno della Juventus e dell'Udinese sul campo del Siena: ma sono troppe le occasioni gettate la vento con stoltezza assoluta, e il prossimo turno riserva un Lazio-Napoli che dovrà vedere in campo una squadra biancoceleste profondamente diversa se vuole conservare ancora delle speranze.
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