Un infortunio ha deciso di dare uno stop ai miracoli di Miro Klose. Resterà fermo quindici giorni, e in questi quindici giorni senza il suo campione si vedrà di che panni è fatta la Lazio.
Domenica contro il Cagliari, la domenica successiva a Parma, la Lazio si affiderà al vecchio capitano Tommaso Rocchi, e lo potrà affiancare l'ultimo acquisto, Alfaro: saranno due attaccanti agili e pieni di volontà a cercare di sopperire alla grande assenza. Reja intende dare loro un supporto assai muscolare con Brocchi e Gonzalez, uomini da dieci chilometri a partita. Alle spalle delle due punte, una bella staffetta Mauri-Hernanes, con Stefano in pieno recupero e il Profeta invece bisognoso di tirare un po' il fiato: ma un tempo per uno ad alto ritmo possono benissimo farlo entrambi, conferendo alla squadra quella lucentezza che è mancata nelle due ultime prestazioni.
Abbiamo fiducia che anche senza Klose la Lazio avrà una fiammata d'orgoglio e riprenderà la sua marcia. L'anno scorso, tra Cagliari e Parma, la Lazio riuscì a strappare un solo punto: perse 0-1 all'Olimpico con i sardi, e ottenne uno stentato 1-1 a Parma. Quest'anno, dunque, potrebbe benissimo conquistare quei sei punti che dimostrerebbero una forza riconquistata e un netto guadagno sul ruolino di marcia della stagione precedente, in modo da tenere a bada le velleità dell'Udinese e soprattutto del Napoli.
E' nei momenti più difficili che la Lazio ha sempre saputo dimostrare di essere forte, perché la sua forza consiste appunto nell'orgoglio della reazione. Dove la Lazio è debole è nel non saper adoprare il pugno del k.o. quando si presenta il momento decisivo: quante volte ha mancato la grande occasione? Ma anche: quante volte ha saputo riconquistarla quando ormai nessuno ci sperava più? Così è fatta la Lazio, anche con le magie di Edy Reja.
Noi speriamo tanto nel rientro di Lulic, e che al suo ritorno Klose sia ancora più forte e decisivo. Secondo noi, la Lazio il meglio deve ancora darlo.
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