Alla Lazio, il disastro di Siena sta portando a una vera rivoluzione: lo spogliatoio biancoceleste si rivolta contro Reja, e l'allenatore viene spietatamente messo sotto accusa: Reja ha i suoi pupilli che hanno il posto assicurato anche quando non giocano, mentre altri che meriterebbero molto di più restano al palo.
Ci pare di capire che i ribelli principali siano capitan Rocchi, Tata Gonzalez e soprattutto Mobido Diakité, lasciato incredibilmente fuori a favore di quello Stankevicius che è stato il principale responsabilòe della prima disastrosa mezz'ora di gioco, 0-2 e amen.
Reja ha poi avuto un tardivo ripensamento, ha buttato dentro prima Gonzalez e poi, ma solo alla fine, anche Diakité. Non c'è stato spazio per Rocchi perchè il terzo sostituto è stato giocoforza Carrizo.
E chi sono i privilegiati? Forse Stankevicius? O sicuramente Cisse, che ormai fa la bella statuina ed è solo di peso alla squadra? E poi Scaloni, magari, quando c'è Cavanda:.Si lamenta anche Kozak che ormai, infortunio a parte, si sente un corpo estraneo alla Lazio.
Insomma, un piccolo inferno, e stavolta Reja avrà il suo bel da fare per ritrovare la calma e un po' di amicizia e di sostegno da parte del grosso dei giocatori. Mugugna anche Ledesma, che con Cana vicino non riesce proprio a comporre un binomio efficiente, quando c'è Gonzalez disponibile e più duttile, in assenza ahimè del preziosissimo Brocchi. Neanche il grande Klose si salva dal naufragio e dalle critiche.
Ho l'impressione che Lotito e Tare stavolta abbiano un impegno gravoso per riportare la pace nello spogliatoio laziale. Domani ne avremo la prova all'Olimpico, dove rischiamo di farci fare lo sgambetto anche dal Verona, e di perdere l'occasione di riscatto con la Coppa Italia.
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