Cisse ha segnato, finalmente: un bel gol al 5' dopo uno scambio con Gonzalez. Ma è stata un'illusione durata solo una dozzina di minuti, perché sono arrivati subito i gol di Robinho al 15' e di Seedorf al 18', gol belli nell'esecuzione, ma favoriti da una improbabile difesa a tre della Lazio che ha fatto acqua per tutto il primo tempo.
Nella ripresa è entrato Ledesma e Reja ha recuperato il tradizionale 4-3-1-2, la squadra ha funzionato meglio, ha ritrovato un po' d'ordine, ma non è stata capace di attaccare veramente a fondo la difesa milanista, a sua volta tutt'altro che organizzata. Buon per il Milan che Amelia abbia sfoderato tre o quattro parate sicure, che hanno messo a tacere le scarse velleità degli attaccanti laziali.
Cisse è andato progressivamente rallentando l'azione, Klose è subentrato a Rocchi nei 25 minuti finali, ha sfoderato un bel tiro di poco a lato, ma mentre la Lazio stava lentamente riemergendo, il Milan ha approfittato di un contropiede, e l'arbitro Gervasoni non ha visto un fuorigioco di Ibrahimovic, che ha potuto così assicurare il terzo gol alla sua squadra. Ormai inevitabile la sconfitta della Lazio, con la secca eliminazione dalla Coppa Italia.
Credendoci solo un po' di più, la Lazio, sospinta da un energico Lulic, avrebbe potuto raggiungere almeno il pareggio, per tentare eventualmente il colpaccio nei tempi supplementari. Invece è stato tutto comodo per il Milan, e la Lazio ora deve riorganizzarsi per il campionato, cercando se possibile una rivincita domenica sul campo del Chievo, che ci è particolarmente amico: cinque vittorie contro una soltanto dei clivensi.
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