L'Atalanta è stata sempre un rospaccio da digerire, per la Lazio. Quest'anno, poi ,si presenta ancora più forte, ha conquistato sul campo 26 punti, uno in meno di Roma e Napoli, che hanno un organico di gran lunga superiore.
La Lazio, un malato convalescente, va in campo a mezzogiorno ancora un po' acciaccata, anche Klose e Cisse accusano malesseri all'ultimo minuto, unica certezza in attacco è sempre quel Rocchi che va considerato una riserva e invece è sempre lui a suonare la sveglia quando ci sono difficoltà e problemi. E' arrivato a quota 103, dista solo cinque gol da Giordano, sente già nell'aria il profumo eccitante del sorpasso.
Rocchi e Marchetti, quest'ultimo al rientro dai pali, sono le nostre sicurezze. Marchetti figura al primo posto fra i portieri italiani come rendimento, sulla carta si è già ripreso il posto in nazionale. Ma ci sono assenze in ogni reparto: Zauri per Konko, Gonzalez per Brocchi, Lulic per Mauri, Hernanes e Klose sono in campo ma con riserve sull'efficienza completa, e con Cisse tra il sì e il no sarà possibile vedere Alfaro in panchina e forse in campo nel finale di partita malgrado sia ancora in rodaggio.
Ma c'è aria di ripresa morale, nella Lazio: il volo di Olimpia di darà una mano, la primavera, che è la nostra stagione, si sta avvicinando, recuperemo presto tutti i nostri infortunati, Brocchi e Mauri soprattutto, che sono le nostre due grandi risorse non sfruttate, così come Cisse che finora è stato a mezzo servizio.
Speriamo che resti Sculli, o che comunque al suo posto arrivi un altro forte centrocampista o una mezza punta che dia il suo contributo anche in fatto di gol. Abbiamo grandi ambizioni e possibilità su tre fronti, e sarebbe da sciocchi farsele sfuggire perchè ci mancano uno o due rinforzi da gettare in campo.
E' il momento di Lotito. Ma intanto Reja si dia da fare per svegliare la bella addormentata.
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